Questo articolo illustra il pensiero e l'azione di Caritas Ambrosiana nonchè il suo rapporto con gli oratori di Milano, approfondendo quali siano i vantaggi di questa collaborazione.
Luciano Gualzetti, direttore della Caritas Milano, espone filosofia, iniziative, servizi e numeri di questa che è una delle principali realtà che sostiene le persone in situazioni di fragilità.
La Caritas Italiana è nata nel 1971 proprio per volontà di papa Paolo VI, già Arcivescovo di Milano, ""con l’obiettivo principale di promuovere la dignità umana e in breve tempo si è diffusa in tutte le diocesi e parrocchie del Paese con un’attenzione verso tutti ma in particolare verso i poveri.
"Gualzetti racconta come il volontariato sia il cuore dell’organizzazione: “a livello diocesano ci sono circa duemila operatori professionisti tra operatori sociali, assistenti sociali, educatori e via dicendo” dice, “i volontari però sono circa 12/15 mila”. E il loro ruolo “pesa” in molti servizi. Ad esempio la mensa del refettorio ambrosiano è gestita da 5 dipendenti e circa 120 volontari. Con questi numeri secondo Gualzetti la vera sfida è far convivere le figure professionali con quelle volontarie per offrire a chi ne ha bisogno un servizio di qualità.(..)La presenza dei Centri di Ascolto negli oratori risulta strategica per intercettare sempre più bisogni delle famiglie poiché nella città di Milano è presente una fitta rete di Parrocchie ed oratori basti pensare che nel 2022 erano attivi 124 centri""
“Il dialogo” spiega Gualzetti “è certamente focalizzato sulle situazioni di difficoltà sociale ma indirettamente arricchisce anche il percorso educativo dei ragazzi”. Entrambi vogliono veicolare lo stesso messaggio: prendersi cura dell’altro soprattutto di chi è più fragile. In questo modo la presenza della Caritas negli oratori permette ai ragazzi di fare esperienza concreta di cosa significa mettersi al servizio dei più poveri: attraverso il doposcuola ai bambini stranieri, il volontariato con i senza dimora, il servizio presso il Centro di Ascolto e molto altro, i ragazzi si mettono in gioco acquisendo consapevolezza di ciò che succede nel proprio quartiere e alimentando interesse per temi come l’ingiustizia sociale, la cooperazione internazionale e l’azione politica; pilastri dell’attività della Caritas.
Alice Fanelli, autrice dell'intervista, termina il proprio articolo con questa considerazione ""Alla luce di queste riflessioni, favorite anche dal dialogo con Luciano Gualzetti, siamo ancora più convinti che la nostra idea dell’oratorio come un super-luogo sembra essere sempre più credibile. L’oratorio nel dialogo con la Caritas diventa da un lato un contesto in grado di accompagnare in maniera efficace le famiglie più fragili e dall’altro uno spazio in cui i giovani possono sperimentare nel concreto esperienze di servizio, di volontariato, di partecipazione attiva con chi è più in difficoltà.""
"Secondo Welfare - Alice Fanelli - Prendersi cura dei più fragili: l'esperienza di Caritas Milano negli Oratori"